Un antico edificio vincolato, parte del Villaggio operaio della cooperativa “La Postelegrafonica” (servizi postali, telegrafici e telefonici), diventa una nuova casa intrecciando un dialogo fra contemporaneità e storia.

Gli ambienti arredati in stile minimale, in netta contrapposizione allo stile classico dell’edificio, raccontano nei dettagli le passioni del cliente, le cui origini emergono attraverso la presenza di molte opere uniche di artisti mediterranei.

Gli spazi interni di 140 mq distribuiti su 4 livelli, sono stati ripensati giocando sul contrasto tra i materiali: il legno utilizzato per i pavimenti della zona living, il granito della scala originale per primi del 900 e il ceppo di Grè materiale dall’eleganza senza tempo, scelto anche per la sua sostenibilità. La scelta di materiali in antitesi per tipologia e colori, crea in realtà una trama narrativa armonica, nella quale la carta da parati del bagno si inserisce come una scelta non scontata con un grande potere d’arredo.

Il grande formato scelto per i rivestimenti esalta la linearità degli interni delle zone di servizio limitando al minimo le fughe e valorizzando l’ampiezza dei locali, creando un contrasto visivo e concettuale con la zona living e notte che presenta pavimenti con parquet. In tal senso anche la scelta cromatica predilige i toni freddi con una dominanza di grigio, compensati però dal caldo e ricercato parquet di rovere a spina di pesce, che intercettando la luce naturale crea interessanti effetti cromatici regalando all’abitazione un’aurea aristocratica richiamando la sua storia.

Un accurato studio illuminotecnico, riporta lo sguardo alla modernità e al risparmio energetico, attraverso luci led, anche a contorno dello specchio del bagno e applique con sensori di movimento.